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Andrea

Turchi

ROMA

TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLA PTOSI PALPEBRALE CONGENITA: IL RUOLO DELLA CHIRURGIA NANO ABLATIVA AL PLASMA NEL BLEFAROLIFTING DINAMICO.

SCOPO: L’utilizzo dei Plasma Device permette una tecnica, progredita in questo decennio, mediante plasma exeresi nel trattamento non chirurgico del rilassamento cutaneo e palpebrale. Il trattamento non chirurgico della blefarocalasi superiore con i plasma device di nuova generazione permette di ottenere risultati clinici molto soddisfacenti e senza rischi per il paziente né per l’operatore. OBIETTIVO: valutare il miglioramento clinico della calasi palpebrale congenita senza strabismo, mediante blefarolifting dinamico nano ablativo con Elettro-Plasma-Chirurgia dopo sublimazione/ablazione dello strato epidermico, con risultati di durata superiore a 3 anni. METODI: 20 pazienti di età fra i 40 e i 65 anni (80% maschi) in 8 anni sono stati sottoposti a 2-4 trattamenti distanziati di 40-90 giorni con sublimazione al plasma dello strato corneo dell’epidermide per il trattamento delle calasi palpebrali congenite ed acquisiste di grado lieve-medio (2-3 mm) con esame statico e dinamico, in soggetti che avevano espresso la loro intenzione di non eseguire intervento chirurgico In particolare casi di ptosi congenita per ipotonia del retto superiore, ptosi congenita miogenica (ipotonia m. elevatore palpebrale), ptosi aponeurotica post-traumatica, pseudoptosi per blefarocalasi. È stata praticata solo anestesia topica, la procedura con plasma device a potenza media è stata indolore. Nei 2 giorni precedenti il trattamento e nei 3 seguenti si è fatta assumere Arnica Compositum 3 volte al giorno. Al termine della procedura si è prescritta protezione con fondotinta fluido con SF 30. RISULTATI: tutti i pazienti hanno espresso soddisfazione per i risultati estetici finali; in circa l’80% i risultati sono stati ottimali. In 2 casi si è proceduto ad un ulteriore trattamento dopo 12 mesi dall’ultima sessione. È stato adottato solo il fondotinta con SPF per evitare distacco precoce delle croste carboniose e prevenire ipercromie nei 3 mesi successivi. I controlli sono stati eseguiti entro i due anni dal trattamento. CONCLUSIONE: questa procedura non invasiva con plasma exeresi è priva di effetti collaterali, può in diversi casi di lieve medio entità sostituire od affiancarsi alla blefaroplastica e alla correzione chirurgica (resezione m elevatore o frontale, del muscolo di Muller, intervento di Fasanella-Servat). I Plasma Device di ultima generazione rappresentano uno strumento sempre più utile nel trattamento delle blefarocalasi congenite ed acquisite.

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